Per Orobica Inerti Srl il concetto di economia circolare è di fondamentale importanza, proprio per questo ha deciso di muoversi sin da subito per offrire ai propri clienti prodotti conformi ai CAM.
L’impianto di riciclaggio degli inerti permette la trasformazione di quelli che una volta erano considerati rifiuti, i quali vengono riqualificati come MPS (materie prime e seconde) che trovano nuovi spazi nell’edilizia. Previa certificazione questi materiali possono essere usati come aggregati nel calcestruzzo come indicato dai CAM (criteri ambientali minimi). Per fare ciò ci siamo appoggiati ad un ente di certificazione qualificato come ICMQ che ha effettuato per i nostri prodotti la convalida della Asserzione ambientale autodichiarata secondo la norma UNI EN ISO 14021:2016 “Etichette e dichiarazioni ambientali - Asserzioni ambientali auto-dichiarate (etichettatura ambientale di Tipo II)”, relativa agli aspetti ambientali dei nostri prodotti considerando come discriminante il contenuto minimo di materiale riciclato.
ICMQ ha verificato i dati, i metodi e le procedure aziendali seguite per elaborare l’asserzione, rilasciandoci un attestato di convalida che fornisce una maggiore autorevolezza e credibilità all’autodichiarazione.
La presenza di una convalida eseguita da un organismo esterno e indipendente fornisce maggiore autorevolezza e credibilità alla nostra autodichiarazione, cosa che ci permette di distinguerci dalla concorrenza.
Orobica Inerti ha certificato come materiali conformi ai CAM:
Calcestruzzo con un contenuto minimo di materiale riciclato ≥6%
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente CAM volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.
Gli acquisti green devono tener conto dell’intero ciclo di vita di un prodotto o servizio, dal suo smaltimento, alla sua disponibilità sul mercato, alla trasparenza della filiera produttiva.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.
Il Piano di Azione Nazionale del Green Public Procurement (PAN GPP), specifica la procedura per la definizione dei CAM tenendo conto delle indicazioni della Commissione Europea, tenendo conto tuttavia delle peculiarità del sistema produttivo nazionale.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della Legge 28 dicembre 2015 n.221 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), definendo che le stazioni appaltanti nell’acquisto di beni, lavori e servizi rientranti nelle categorie individuate dal PAN GPP sono obbligate ad inserire nei bandi - a prescindere dal valore dell’importo - le specifiche tecniche e le clausole contrattuali individuate dai CAM.
I CAM sono indirizzati ciascuno verso una specifica categoria merceologica di riferimento, ma presentano una struttura di base comune.
Per ogni categoria vengono riportate le normative di riferimento ambientale, vengono fornite tutte le indicazioni sulle procedure di esecuzione delle gare di appalto e descritto l’approccio da seguire per la definizione di ciascun criterio ambientale minimo.
Ogni CAM, inoltre, include un disciplinare per le verifiche nel quale vengono fornite indicazioni per dimostrare la conformità ai requisiti prescritti.
Il CAM Edilizia, in particolare il DM 11/10/2017 "Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione", costituisce norma cogente in virtù dell’art. 34 del D.lgs. 50/2016 Codice degli Appalti che ne ha reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti. Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili e "circolari" e diffondere occupazione “verde”.
https://www.mite.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/GPP/allegato_tec_CAMedilizia.pdf
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